Archivi del mese: gennaio 2020

Un datore di lavoro è parificato ad un lavoratore come operatore nell’utilizzare attrezzature ma non dovrebbe essere sanzionato se non avesse subito idonea formazione.
https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/interpelli/Documents/Interpello-d-lgs-81-08-n-1-2020.pdf

Controlli in Cantiere : “Non me li fanno…”

 Chiunque faccia audit su cantieri e linee di produzione sarà capitato almeno mille volte di sentire risposte come questa. Le registrazioni delle attività di controllo sono sempre difficoltose da evidenziare. Come se i controlli non facessero parte del ciclo di lavoro. Faccio un pezzo o realizzo una parte d’opera, guardo la specifica, verifico quello che devo verificare e la libero per una lavorazione successiva. Facile no. Il punto relativa allo “svincolo” alla fase successiva va registrato, questo ci di dice la 9001. Perchè? per poter assicurare a chi effettuerà la fase successiva che lavorerà su una parte conforme, per poter fornire informazioni su un potenziale problema prima che qualcuno “glassi” la nostra torta di fango che invece doveva essere di cioccolato, per essere sicuri che chi ha dato l’ok sia la figura incaricata a tale scopo (con adeguata competenza e autorità). Più che una prescrizione di una norma sembra un consiglio di un Nonno, Eppure, eppure è sempre difficile trovare evidenze dei controlli ma rilavorare una parte successivamente o banalmente mandare qualcuno dopo a verificare per essere sicuri che tutto vada bene costa e alla fine dell’anno costa tanto.

Parti Interessate

Parti interessate queste sconosciute. Difficile capire chi sono le Parti Interessate per le norme di gestione e anche capire quali sono questi benedetti requisiti “rilevanti”. Conviene partire dall’inizio. Innanzi tutto le PI devono avere un’effetto o una influenza sulla attività aziendale o su uno specifico progetto. Questo loro effetto deve essere legato alla capacità aziendale di fornire un prodotto o un servizio che soddisfi specifici requisiti di conformità come ad esempio contrattuale o normativa, quindi influenzi o possa influenzare da questo punto di vista quello che faccio . Se la risposta è SI sei una parte interessata, altrimenti NO. Questa premessa è doverosa perché spesso le parti interessate sono individuate nelle valutazioni effettuate dalle aziende come una appendice dei fattori di contesto, tuttavia questo approccio è, a mio avviso, errato. Questo perché i fattori di contesto si individuano secondo criteri diversi (legati agli obbiettivi strategici) e non alla capacità della organizzazione di operare in modo conforme. Sono dei livelli di valutazione diversi. I requisiti delle PI devono essere considerati in base al loro grado di influenzare la capacità aziendale e come risulta evidente di generare rischi o opportunità.

Azioni per affrontare i rischi e le opportunità

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

Il concetto di gestione del rischio è stato introdotto nelle ultime revisioni delle norme sui sistemi di gestione e nel mondo delle piccole imprese ( e di chi le imprese le aiuta o almeno ci prova…) ha creato un po’ di difficoltà. Il Risk Management è un concetto semplice in teoria ma di difficile applicazione.Anche le norme ci mettono del loro; contesto esterno ed interno, requisiti delle parti interessate, obbiettivi strategici… come far precipitare tutto questi elementi in una analisi con un minimo di valore aggiunto? Difficile a dirsi la mia opinione è che bisognerebbe approcciarsi al problema con meno algoritmi ma più “nauticamente”, L’impresa è la nave e qualcuno ha in testa un porto e una rotta per raggiungerlo. Da qui, dal racconto della direzione aziendale, si parte per definire i fattori di rischio che compromettono questo obiettivo e le azioni conseguenti.Abbiamo definito degli obbiettivi strategici in modo preciso tipo una area geografica su cui vogliamo entrare, un prodotto o un servizio da sviluppare, o qualche target dal punto di vista finanziario è relativamente semplice andare ad individuare dei fattori di contesto esterno o interno che possono andare ad influire positivamente o negativamente sul raggiungimento di tale obbiettivo. E quindi supponiamo che vogliamo sviluppare un prodotto completamente biodegradabile quali sono i fattori di incertezza che possono farci deviare dalla nostra rotta. Il ragionamento è semplice si fa un elenco di fattori poi si aggiungono un paio di colonne tipo fattori negativi e fattori positivi. Ad esempio “Catena di fornitura” il materiale a cui avevo pensato è introvabile sul mercato “fattore negativo” il rischio è di non riuscire a raggiungere un volume di produzione sostenibile. Le azioni per affrontare questo rischio… uhm chi lo sa! Semplice dicevamo non facile, una valutazione è sempre complessa e dipende da quante risorse disponiamo per farla, risorse e dati più precisamente, ma i dati si trovano più facilmente.

Cambiamenti Tecnologici

Come cambierà il mondo del lavoro in base allo sviluppo tecnologico è difficile prevederlo. Le aziende cambieranno scompariranno professioni e se ne creeranno altre e … sicuramente non sarà come ci immaginiamo!

https://www.linkedin.com/posts/alberto-canepa-95482947_better-educated-higher-paid-workers-will-activity-6603954483900760064-EdSu