#dpi; #maschere; #certificazioni
La situazione descritta nel servizio di Report del 27-04-2020 descrive il contesto relativo alle marcature CE delle mascherine , una situazione di assoluta confusione che può comportare l’utilizzo professionale di dispositivi non idonei a proteggere adeguatamente i lavoratori . Alcuni enti coinvolti nel processo di approvazione (INAIL) e acquisto (CONSIP) si sono dimostrati inidonei come competenze per gestire tale problematiche.
https://www.linkedin.com/posts/alberto-canepa-95482947_gi%C3%B9-la-maschera-report-activity-6660816273091383296-SH1Y
#DPI; #marcaturace; #maschere; #covid19
Come da molti auspicato anche le mascherine prodotte in deroga all’obbligo di marcatura CE si definirà un documento che ne definisca i requisiti minimi di prestazione.
UNI ha infatto previsto l’elaborazione di una nuova prassi di riferimento (UNI/PdR) che fornisca le “Linee guida su requisiti, metodi di prova e valutazione di conformità delle mascherine filtranti art. 16 del Decreto ‘Cura Italia’ .
https://www.linkedin.com/posts/alberto-canepa-95482947_dpi-marcaturace-maschere-activity-6659366515869003777–Yib
La metodologia utilizzata per definire le classi di rischio delle aziende per la futura fase 2 della emergenza è basata sulla valutazione per codice ATECO di due parametri. Il primo è un fattore di aggregazione sociale che varia da 1 (poca aggregazione) a 4 (molta aggregazione) che valuta la probabilità di contatti tra soggetti potenzialmente a rischio in un luogo di lavoro.
Il secondo parametro “Classe di Rischio integrato” tiene conto delle attività svolte dai lavoratori in uno specifico settore ed è classificato , con un punteggio che va da “basso” a “alto”, passando per “medio basso” e “medio alto”
Per entrambe le classificazioni, a ogni valore assegnato è assegnato un colore in base al rischio: verde, giallo, arancione e rosso.
https://www.linkedin.com/posts/alberto-canepa-95482947_risks-metodologia-covid19-activity-6657919909776896001-wrIX
A seguito della concessione della deroga per la produzione ed immissione nel mercato italiano di mascherine non marcate CE destinate alla cittadinanza alcuni organismi stanno rilasciando attestazioni di tipo volontario su questa tipologia di DPI. Tale scelta è fortemente osteggiata da Accredia principalmente per la confusione che può creare agli utilizzatori tale documentazione di accompagnamento del prodotto che, citando norme EN e a volte la dicitura CE, potrebbe essere facilmente scambiata con la documentazione attestante la marcatura CE .
#DPI; hashtag#marcaturace; hashtag#maschere; hashtag#covid19 Sembra ormai acclarato che le maschere facciali da utilizzare per uso professionale debbano sempre essere marcate CE malgrado le deroghe concesse per le mascherine destinate alla cittadinanza. Data la carenza di questi prodotti sul mercato capita ormai sempre più di sovente di imbattersi i certificazioni o attestazioni false. Accredia ha descritto i casi più frequenti di false attestazioni presenti sul mercato, riportando anche esempi grafici .
Novità in vista nella struttura delle norme dei sistemi di gestione a presto la revisione dei riferimenti ISO. Da ormai qualche anno la struttura delle norme relativa ai sistemi di gestione è formalizzata secondo la High level structure (HLS) definita nel ANNEX SL. Come per le norme anche questo documento è sottoposto ad una verifica periodica. Nel 2019, la Task Force 14, istituita nell’ambito del gruppo di coordinamento tecnico congiunto ISO, ha effettuato diverse valutazioni per migliorare il modo in cui il concetto di rischio possa essere riportato nella struttura HLS delle norme. Inoltre a oggi sono in fase di valutazione modifiche relative a i seguenti punti: Gestione del cambiamento, Conoscenza organizzativa, Incidente Conformità e non conformità, Preparazione alle emergenze, outsourcing, Leadership, governance e cultura. La revisione del documento è prevista per maggio 2021.
Il Codice degli appalti pubblici prevede che nella documentazione di gara e/o progettuale, indipendentemente dall’importo dell’affidamento, siano inserite specifici requisiti contenuti nei CAM adottati con il decreto del 11-10-2017. Questo perchè gli enti pubblici decono contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione. Tuttavia tale previsione è spessa disattesa anche per motivazioni legati all’accesso alle gare e quindi alla tutela della concorrenza anche se è un solco ormai tracciato e sempre più in futuro tali aspetti dovranno essere presi in considerazione.
Il punto 6.1 della norma 9001 definisce che l’organizzazione deve definire i rischi e le opportunità che è necessario affrontare pianificando adeguate azioni a livello di sistema. Nel farlo deve considerare i fattori di contesto in cui l’organizzazione si trova ad operare. Nella attuale situazione legata alla emergenza alcuni fattori che meritano sicuramente attenzione per un aggiornamento della analisi dei rischi aziendali possono essere: le interruzioni della catena di approvvigionamento, la stabilità del business nei prossimi mesi, l’assenza di personale o la sostituzione in ruoli chiave di figure professionali e la sicurezza informatica per il personale che lavora in remoto.