La metodologia utilizzata per definire le classi di rischio delle aziende per la futura fase 2 della emergenza è basata sulla valutazione per codice ATECO di due parametri. Il primo è un fattore di aggregazione sociale che varia da 1 (poca aggregazione) a 4 (molta aggregazione) che valuta la probabilità di contatti tra soggetti potenzialmente a rischio in un luogo di lavoro.
Il secondo parametro “Classe di Rischio integrato” tiene conto delle attività svolte dai lavoratori in uno specifico settore ed è classificato , con un punteggio che va da “basso” a “alto”, passando per “medio basso” e “medio alto”
Per entrambe le classificazioni, a ogni valore assegnato è assegnato un colore in base al rischio: verde, giallo, arancione e rosso.
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